Vorrei amarti guardando il cielo al di là delle nuvole, anche se sono bianche e poetesse dei miei timidi disegni.
Vorrei accarrezzare le labbra del vento tiepido e del suo movimento calmo e melodioso.
Vorrei provare a stingerti la mano, solo per un’istante immaginare il tuo calore sulla mia sconosciuta e povera pelle.
Vorrei posare il tuo orecchio sul mio cuore perché tu possa danzare al ritmo della musica soave…
ma…
Le nuvole nere cariche di odio, ruppero i miei disegni.
Il fuoco travestì le labbra di forza brutale, cadde ogni pezzo del mio tenero corpo.
Le spine bucarono la veste della mia pelle, scivolai nel burrone infinito della tua morte.
Non udii più nulla, …
silenzio assordante.